lunedì 10 ottobre 2011

Al Davis

Allen "Al" Davis 1929 - 2011

La NFL è in lutto per la scomparsa ad 82 anni di Al Davis, proprietario degli Oakland Raiders.
Allen "Al" Davis nasce il 4 Luglio del 1929 ad Brockton, Massachusetts. Ben presto, dopo la laurea conseguita alla prestigiosa Università di Syracuse, inizia ad avvicinarsi al Football in qualità di allenatore. Prima come coach di linea all' Adelphi College 1950/51, poi arriva il suo primo incarico come capo allenatore nella U.S. Army. Ritorna a gestire la linea di attacco nella famosa USC University of Southern California.
Al Davis allenatore agli Oakland Raiders.
Nel 1960 arriva al Football Professionistico nei Los Angeles Chargers, che poi nel 61 diverranno San Diego. La california diviene sempre più la sua casa e il passaggio agli Oakland Raiders ne è la conferma. Al termine della stagione '62 F. Wayne Valley incarica Al Davis al ruolo di Head Coach ed General Manager dei Raiders. Diventando così il più giovane a ricoprire tali incarichi alla verde età di 33 anni.
E' sua la prima stagione con record positivo nella storia di Oakland.
Nell'aprile del '66 viene incaricato di fare il Commissioner della AFL (American Football League), lega che in quegli anni faceva concorrenza alla NFL. Infatti il primo Super Bowl fu giocato nel 1967 e vedeva lo scontro tra la franchigia campione della NFL e quella della AFL.
Davis però era contrario alla fusione delle 2 leghe e cercava di far emergere a lega principale la AFL, decise quindi di rassegnare le dimissioni nel Luglio dello stesso anno. Tale percorso si concluse definitivamente comunque nel 1970, quando ci fù l'annessione della AFL nella National Football League che racchiudeva le 2 leghe in un unico campionato, dove delle ex-concorrenti rimanevano soltanto le conference divise in AFC e NFC.
Al Davis e John Madden con il Super Bowl XI.
Al Davis dopo le dimissioni dal suo incarico di Commissioner, tornò alla gestione dei Raiders, ma questa volta entrando nella proprietà con un primo 10% del capitale, prendendo poi il controllo totale della franchigia nel '72.
Gli anni '70 e i primi '80 furono straordinari con Al Davis al comando della franchigia e allenati prima dal leggendario John Madden e poi da Tom Flores, ex assistente di Madden che subentrò al suo posto come Head Coach quando John lasciò l'incarico al termine del '79, i Raiders conquistarono ben 3 Super Bowl, per la precisone nelle stagioni 1976, 1980 e 1983.
Da ricordare che tra il 1982 e il 1994 la franchigia si era trasferita a Los Angeles mantenendo sempre il nome Raiders. Davis nel 1995 tornò nuovamente ad Oakland dove sono tuttora.
Purtroppo per i Raiders gli anni '90 furono difficili e solo in 3 stagioni approdarono alla postseason.
Gli anni 2000 iniziarono bene per i Raiders e la franchigia di Al Davis sfiorò l'approdo al Super
Al Davin negli ultimi anni ad Oakland.
Bowl nel gennaio 2002 quando nel Championship uscirono sconfitti dai Patriots nella discussa e famosa "The Tuck Rule Game". Era l'anno in cui Al Davis riuscì a coronare suo sogno di avere nella sua squadra il più grande ricevitore di tutti i tempi, ovvero Jerry Rice.
L'anno successivo, i Raiders riuscirono a raggiungere il Super Bowl XXXVII, ma furono i Buccaneers a trionfare con una grande prestazione, infatti il risultato fu di 21-48 per Tampa Bay. 
Dopo la stagione 2002 per Oakland sono stati tempi duri e senza playoff, le manovre di mercato di Davis iniziarono ad essere criticate e fino ad oggi non hanno riportato i Raiders ai fasti di un tempo.
Dispiace che per questi ultime stagioni la figura di Al Davis sia stata schernita e aspramente criticata, finendo per oscurare tutto il suo lavoro per il Football fatto dal 1950 ad oggi.


La NFL ed il football in generale ha perso un grande uomo cresciuto su e per questo sport con grande passione. In netto contraso con il presente, dove troppo spesso ormai i proprietari acquistano le franchigie per far soldi, trovare fama e visibilità nazionale.

Se lassù c'è un Hall Of Fame di Football, sicuramete Al si andrà a sedere vicino, se non accanto, a Vince Lombardi.

Addio Al.





Fonti: Wikipedia.en

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